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Il teatro del cielo alza la voce sull?ingiustizia. Sulla scena sacra il dramma della nube di Seveso
 
In ?Anima Errante ? di Cavosi la protagonista è Maddalena Crippa.
Il festival apre il 2 luglio con la conferenza spettacolo di Roberto Mussapi e propone anche la ?prima? del ?Laudario di Santa Maria della Notte?

La Festa del Teatro di San Miniato, che ha nel dramma popolare l?evento principale, quest?anno rilegge una pagina dolorosa della storia del Novecento italiano. Siamo nel 1976, è estate, a Seveso un guasto alla ciminiera di una fabbrica di profumi causa la fuoriuscita di una grande nube di diossina. Questo il fatto di cronaca al centro di ?Anima Errante? di Roberto Cavosi che andrà in scena in prima assoluta nazionale a San Miniato dal 19 al 23 luglio sulla storica piazza del Duomo. Roberto Cavosi è una delle voci più interessanti della drammaturgia cattolica e una ?penna? già nota alla Festa del Teatro di San Miniato che nel 1999 mise in scena il suo ?Cavaliere di Ventura?. Tra i suoi principali lavori meritano di essere ricordati anche "Lauben" (teatro stabile di Bolzano, di Roma e di Palermo), "L?Uomo irrisolto" (Festival di Todi), "Rosanero" (Festival di San Marino), "Terra e Cielo" (compagnia Teatro Moderno). Con ?Anima Errante? Cavosi chiama ad una riflessione profonda, importante, carica di dolore e di emozioni, sul valore della vita come dono prezioso e su tutte quelle problematiche etiche e sociali che vi sono legate. La protagonista della storia è Sara. E Sara è una donna di Seveso, felicemente sposata che aspetta un figlio. Quella nube cambia la sua vita. La donna, in stato di gravidanza non sa cosa fare. Nessuno, nel 1976, conosceva esattamente quali fossero le conseguenze della diossina per il feto, ne c'erano analisi in grado di capire le reali condizioni fisiche del bambino. In ?Anima errante? - testo della Trilogia della Luna di Cavosi - la protagonista coglie il senso della vita attraverso un?accettazione subliminale della morte, in una struggente identificazione con la stessa Beata Vergine. Firma la regia Carmelo Rifici. In scena con Maddalena Crippa, Francesco Colella, Carlotta Viscovo, Raffaella Tagliabue, Stefania Medri, Francesca Mària. L?allestimento scenico è di Daniele Spisa, i costumi di Margherita Baldoni, le luci di Matteo Crespi, gli Interventi musicali di Emanuele De Checchi, i  contributi video di Vincenzo Genna. Lo spettacolo è una coproduzione tra Fondazione Istituto Dramma Popolare, Tieffe Teatro, Proxima Res, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese - Tra Sacro e Sacromonte. Attorno allo spettacolo principale che rappresenta, appunto, un?esperienza unica a livello nazionale, si snoda un cartellone ricchissimo che dà corpo alla Festa del Teatro di San Miniato organizzata con il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e con un importante apporto della Cassa di Risparmio di San Miniato Spa che, anche quest?anno, come ogni anno reitera la tradizionale serata del dramma popolare, organizzando la  prima del teatro. Apre il festival ?Frammenti dall?esistenza di Maria?, una conferenza spettacolo di e con Roberto Mussapi il 2 luglio alle 21,30 a Palazzo Grifoni. Si prosegue il 3 luglio, all?auditorium di San Martino, sempre alle 21,30, con il bravo Giovanni Scifoni in ?Guai o voi o ricchi, papà era un cattocomunista?. Il 5 luglio, invece, nella chiesa di San Francesco la Fondazione Dramma Popolare mette in scena, alle 21,30, un?altra prima assoluta insieme alla Compagnia di Santa Maria della notte: ?Laudario di Santa Maria della Notte? con Marco Azzurrini, Agostino Cerrai, Roberta Geri, Andrea Giuntini, Silvia Pagnin. Musiche per coro polifonico Roberto Tofi, drammaturgia e regia firmati da Salvatore Ciulla. Il 9 luglio, in Duomo alle 21,30, sarà la volta di ?Morte d'Adamo?, regia di Salvatore Ciulla. Anche questa è una coproduzione tra Fondazione Istituto Dramma Popolare, Anima Mundi e Corale Cosimo Balducci che, nell?occasione, festeggia i 30 anni di attività. E poi ancora ?Stragiudamento? di Angela Dematté, con Alberto Mancioppi regia di Andrea Chiodi il 13 luglio alle 21,30 all?auditorium di San Martino; ?Il Giullare pellegrino? il 16 luglio alle 21,30 sempre all?Auditorium di San Martino; ?Chaka? di Leopold Sedar Senghor (Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con Fondazione Istituto Dramma Popolare), progetto di Massimo Luconi, iI 17 luglio alle 21,30 nella chiesa di San Francesco, e infine ?L?abbandono alla divina volontà? (Il diario spirituale di Giuseppe Toniolo) il 18 luglio alle 21,30 a Palazzo Grifoni.


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