INAUGURAZIONE DELLA LXIII FESTA DEL TEATRO
Il 7 luglio a Palazzo Grifoni avrà ufficialmente inizio la LXIII FESTA DEL TEATRO A
SAN MINIATO
Alle 20,30 a Palazzo Grifoni si inaugurerà la mostra organizzata dall'U.C.A.I (Unione Cattolici Artisti Italiani)sezione di San Miniato,in collaborazione con la Fondazione Istituto Dramma Popolare intitolata
Il mistero Cristiano ,riflessi e percezioni
La mostra vuole offrire una testimonianza di come i grandi temi del cristianesimo,filtrati attraverso la sensibilità
individuale,accendono l'immaginazione di quanti si dedicano all'arte.
Una sezione della mostra sarà interamente dedicata a Dilvo Lotti,già presidente onorario dell'U.C.A.I, dal titolo
Dilvo Lotti,l'Arte per il Teatro dello Spirito
La mostra,doveroso omaggio dell'Istituto del Dramma Popolare a pochi mese dalla scomparsa del Maestro, ripercorre
attraverso le sue opere conservate presso l'archivio ,le tappe significative del Teatro dello Spirito.
La mostra rimarrà aperta per tutta la durata della Festa del teatro nei giorni feriali, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
A seguire sarà offerto dal Dramma Popolare un aperitivo sulla terrazza panoramica di Palazzo Grifoni con i vini scelti
dall'Associazione Colli di San Miniato.
Alle 21,30 nella Sala Ugolino Grifoni andrà in scena,in prima nazionale,lo spettacolo inaugurale della LXIII FESTA DEL TEATRO dal titolo
Fiori rossi,memorie della Resistenza
liberamente tratto dall'opera di Elena Bono,con Salvatore Ciulla,voce recitante;Maria Odete Rocha,canto e palmas; Carmen Martinez,chitarra,palmas e cajon;Mario El Rubio,danza,chitarra,voce,castanuelas,cajon;per l'ambientazione scenica di Daniele Spisa e la regia dello stesso Salvatore Ciulla
è un invito a riflettere sui valori della lotta per la libertà attraverso le liriche di Elena Bono,poetessa della Resistenza, accompagnate dai canti e dalle danze della tradizione popolare europea,in particolare quella gitana e andalusa.
L'ambientazione scenica ,curata da Daniela Spisa,rievoca un teatrino dei pupi ed è ispirata alla poesia Saverino
che paragona chi lotta per la libertà con i Paladini di Francia che offrirono la loro vita per un ideale.
"Le poesie sulla resistenza di Elena Bono" -racconta il regista Salvatore Ciulla- "sono un inno al senso e al valore della vita.Nella sua poetica,espressa nelle liriche prive di retorica sulla Resistenza così come nel testo scelto per lo spettacolo principale La testa del Profeta,troviamo la centralità del sacrificio e della sofferenza accettata".
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