Savonarola contro Lorenzo. Il dramma dell'ultima ora
Un lungo, daloroso applauso ha accolto a San Miniato la «prima» di Fiorenza, unico dramma compiuto di Thomas Mann, presentato dal regista Aldo Trionfo in occasione del quaranta anni dell'Istituto del dramma popolare. Ambientato nella villa medicea di Careggi, l'8 aprile 1492, ultimo giorno di vita di Lorenzo il Magnifico, il dramma dello scrittore tedesco presenta l'incontro tra il «grande Medici» ed il suo più accanito antagonista, il monaco domenicano Girolamo Savonarola. E' l'incontro tra i due personaggi più emblematici del Rinascimento Italiano, tra l'umanesimo del principe, l'esaltazione delle arti, del platonismo, del piacere e Savonarola «uno dei cristiani più appassionati e radicali — secondo la definizione dello stesso Mann — di ogni tempo». Il regista Aldo Trionfo e il direttore dell'Istituto del dramma popolare,Marco Bongioanni, hanno curato la riduzione del testo originale, una azione dialogata molto lunga. Reinserendo brani originali delle «invettive» del monaco e con dosati aggiustamenti drammaturgici (Savonarola è realmente sulla scena sin dall'inizio mentre nella Fiorenza di Mann appare solo nella scena finale) riducendo la presenza di quel «coro» di personaggi della corte medicea, semplice contorno alla tensione, all'incontro tra i protagonisti.
Lungamente applauditi i due interpreti: Virginio Gazzolo ha reso giustizia all'immagine falsa e logora di un Savonarola arringatore, rendendo al personaggio tutto il tormento, la violenza, la passione della sua invettiva contro il tiranno, tutta la febbrile e rigorosa predicazione evangelica. Arnoldo Foà ha rappresentato con il consueto garbo e con ironia le ultime ore di Lorenzo, mai sazio di verità, mai domo, mai sconfitto. Molto suggestiva la scena di Giorgio Panni, nel teatro naturale della piazza del Duomo di San Miniato, costruita intorno alla poltrona di morte su cui è adagiato Lorenzo e dalla quale discendono brevi scalini per i cortigiani. Ai lati due pulpiti, San Marco e il Duomo di Firenze, dai quali Savonarola annuncia il «verbo». Fiorenza sarà replicata a San Miniato fino al 17 luglio. Quindi partirà per una tournée che porterà lo spettacolo a Sirolo (Ancona) il 20 luglio, a Termoli (Campobasso), Anzio (Roma), Gubbio (Perugia), Fiero (Brescia) e Udine dal 22 al 31 luglio, al «Vittoriale» di Gardone Riviera il primo agosto e il 25 e 26 agosto al Meeting dell'Amicizia tra i popoli di Rimini. E' inoltre allo studio una ripresa televisiva del dramma che dovrebbe essere ambientata nella villa medicea di Poggio a Caiano (Firenze).
La Gazzetta del Sud 21 luglio 1986
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