La presentazione del Presidente
Nel gennaio del 2002 l’Istituto del Dramma Popolare si è trasformato da Associazione in Fondazione, e, in quella occasione, all’inizio del nostro mandato triennale, con il Direttore artistico e gli amici del Consiglio di Amministrazione abbiamo individuato alcune linee programmatiche ben definite a cui dare la priorità.
Abbiamo ritenuto necessario innanzitutto ampliare l’attività con una serie di iniziative a coronamento e arricchimento della tradizionale Festa del Teatro; quindi incrementare la produzione di spettacoli per rispondere più compiutamente alle esigenze che la nostra storia e le nostre finalità ci impongono, creando nuove occasioni per dare risalto alle idee e ai valori di cui siamo portatori; infine stabilire o ristabilire rapporti con Enti pubblici che negli ultimi anni per varie ragioni non avevano sostenuto, come in passato, il nostro Istituto.
Nel momento in cui, con questa edizione della Festa, il nostro mandato giunge al termine, si può tracciare un primo bilancio che consideriamo senz’altro positivo.
Il tradizionale “dramma” è stato affiancato in questi tre anni da rappresentazioni collaterali, incontri di studio, conferenze, mostre che hanno trasformato la nostra Festa in un vero e proprio ‘festival’ e altre iniziative sono state organizzate nel corso dell’anno.
Gli spettacoli in prima assoluta o nazionale, sono stati “costruiti” a San Miniato, nel senso che ogni scelta relativa al testo, al cast e all’allestimento, è stata fatta da noi direttamente o con il nostro determinante intervento. Quest’anno, oltre allo spettacolo principale, ne abbiamo prodotto un secondo, El Rey, certo di minor rilievo, ma sicuramente di qualità, presentato con soddisfazione, in prima assoluta, lo scorso aprile, al Festival DeSidera di Bergamo e che, dopo le repliche sanminiatesi sarà riproposto al Festival della Certosa di Calci, con la prospettiva di rappresentarlo altrove nei prossimi mesi.
Siamo convinti che, solo così, uscendo dai confini del nostro territorio, potremo raggiungere un pubblico sempre più vasto, assicurando una maggiore risonanza ai principi e agli ideali che proponiamo e garantendo al “Teatro dello Spirito” una più ampia diffusione in tempi in cui le iniziative culturali, teatrali in particolare, si sono moltiplicate.
Con il medesimo scopo abbiamo provveduto anche ad aprire un sito internet in cui riversare il nostro archivio, costituito da manifesti, bozzetti dei costumi e delle scene, foto, recensioni, per renderlo accessibile on-line.
Sulla base di questi programmi e rafforzati dalla presenza nella nostra istituzione della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e dell’Amministrazione comunale cittadina, a testimoniare come il Dramma Popolare sia patrimonio della comunità, abbiamo trovato nuova considerazione da parte di Enti pubblici e privati con i quali è stato possibile attivare o incrementare utili forme di collaborazione.
Abbiamo ritenuto importante anche intensificare i rapporti, del resto già radicati, con il mondo cattolico nell’ambito del quale contiamo di trovare sempre maggiore impulso a crescere e migliorarci. A questo proposito ci piace sottolineare l’attenzione con cui ci hanno seguito in questi anni il Pontificio Consiglio della Cultura e la Federazione Italiana della Stampa Cattolica.
La benevolenza e l’interesse mostrati verso la nostra istituzione dal Vescovo Mons. Fausto Tardelli, da poco insediatosi nella Diocesi di San Miniato, al quale auguriamo il più sincero benvenuto, ci incoraggiano a sperare che questi rapporti potranno ulteriormente rafforzarsi.
Crediamo quindi di aver rispettato gli orientamenti che ci eravamo dati e di aver posto le basi per un graduale, ma sicuro rinnovamento dell’Istituto che è chiamato ad individuare nuove modalità per affermare, con crescente vigore, i principi e gli ideali a cui si è sempre ispirato.
Siamo consapevoli che ciò potrà verificarsi solo con il sostegno dei Soci, degli Amici del Dramma, di tutti coloro che hanno a cuore i destini del Dramma Popolare e, in particolare, della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, al cui determinante apporto finanziario è legata l’esistenza stessa del Teatro del cielo.
Il Presidente
Gianfranco Rossi
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