Teatro e duomo, l'ammirazione di Sgarbi
Vittorio Sgarbi a San Miniato. La notizia si è velocemente diffusa nel tardo pomeriggio di domenica. E alla sera, poco prima dele 21, il celebre critico d'arte ed ex sottesegretario ai Beni Culturali, è arrivato davvero per assistitere al Dramma Popolare.
Accolto con curiosità e simpatia dal pubblico presente — tantissimi si sono avvicinati per conoscerlo e salutarlo — Sgarbi ha visto Il dilemma del prigioniero di David Edgar, esprimendo apprezzamento per la scelta d'attualità e complimentandosi con i protagonisti per l'allestimento (una scenografia imponente e multimediale, realizzata da Daniele Spisa) e l'interpretazione.
Successivamente, accompagnato dal presidente della Fondazione Istituto del Dramma Popolare, Gianfranco Rossi, dal direttore Salvatore Ciulla e da alcuni consiglieri della Fondazione Istituto Dramma Popolare — giustamente orgogliosi di questa presenza alla Festa del Teatro — ha fatto visita alla sede dell'Istituto, dove ha espresso ammirazione per la storia del Dramma Popolare e intrattenendosi a commentare i bellissimi manifesti delle 58 edizioni del Dramma Popolare a San Miniato, interessandosi alle prospettive future e proponendosi — lui che ha al suo attivo regie e interpretazioni — per una partecipazione ad una prossima edizione della Festa.
Nell'intervallo dello spettacolo, accompagnato da monsignor Giovanni Pomponi, proposto del Capitolo, l'onorevole Sgarbi ha visitato la cattedrale di San Miniato — è nota la passione e l'interessa di Sgarbi per i luoghi di culto, la valorizzazione dei tesori che vi sono custoditi — formulando lusinghieri giudizi sul restauro, davvero imponente, di recente portato a termine con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
Carlo Baroni, La Nazione, 27 luglio 2004
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