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La trama del dramma Bartolomeo de Las Casas
 

Bartolomeo de Las Casas coglie e rappresenta un momento fondamentale della vita di Las Casas: non tanto la sua missione tra gli indios, ma il suo problematico e tormentato ritorno in Spagna per sottoporsi alla presenza dell'imperatore, a una sorta di disputa-processo in cui sarebbero stati messi sotto accusa i suoi criteri di apostolo in terra conquistata. Pur riprendendo la figura storica  Schneider ha rielaborato l'argomento con grande potenza descrittiva.
Il racconto ci presenta Las Casas già a settant'anni, durante la lenta navigazione dalle Antille alla Spagna.
La prima parte consiste nella confessione di un vecchio conquistador, Bernardino de Lares: è una lunga rievocazione, confusa e aggrovigliata come un delirio in cui si susseguono scene di crudeltà e di terrore, delitti indicibili, manifestazioni di avidità ed episodi di fanatismo religioso.
Nell'ultima parte viene rappresentata la nota disputa con il dottor Sepulveda - autore di un libro dove sosteneva che la guerra contro gli indigeni pagani era legittima e santa, e che il loro assoggettamento doveva  precedere la conversione - per una lotta ultima ed estrema in cui si radunano tutte le forze della tentazione, ma appaiono pure tutte le forze della grazia scesa dall'alto per respingere la tentazione con la forza della croce.
Las Casas predica pace e fratellanza: gli indios convertiti al cattolicesimo diventano pari ai conquistatori; la conversione costituisce la vera missione, e deve procedere con i mezzi della fede e in certo modo all'infuori di ogni riguardo per lo stato; e poi gli indios, in quanto nati liberi, dovevano si venir convertiti, ma non costretti alla conversione.
Accettare la tesi di Las Casas significherebbe capovolgere l'ordine e la vita nel Nuovo Mondo, poiché egli mirava a introdurre nella realtà storica una nuova idea; perciò la corte di Spagna gli è ostile.
Ma in suo favore si offre di testimoniare Bernardino, che rinuncia alle ricchezze mal conquistate e ritrova un figlio naturale fattosi sacerdote: questi decide di seguire Las Casas e di impiegare le ricchezze paterne a favore degli Indios, per dare loro case, chiese e scuole.
L'imperatore Carlo V, in una bellissima scena notturna, accoglie il vecchio sacerdote, gli mostra un progetto di leggi giuste per le nuove terra, e lo nomina vescovo di una città del Messico.
Las Casas ha dunque vinto.
Il 2 ottobre 2002, dopo 500 anni, in Spagna è stata aperta la causa di beatificazione.




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